Risalente al 2008, Gleaming lights of the Souls è una delle poche stanze di Kusama installate in modo permanente. Si compone di cento lampade in miniatura che cambiano colore di continuo, pareti a specchio e un pavimento ad acqua che esalta le illusioni riflettenti. L’interazione esistente tra lo spettatore e lo spazio, amplificato dal gioco ottico di riflessione degli specchi, viene potenziata dall’utilizzo della luce come segno che moltiplica la percezione dello spazio stesso, provocando un processo di spaesamento programmato e dinamismo. In questo script ho cercato di ricreare lo stesso processo di spaesamento, lasciando che l’utente possa perdersi in una sorta di galassia apparentemente infinita che cambia ad ogni click.